Con il Decreto Fiscale 2022 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre 2021 n. 252 ed entrato in vigore il 22 ottobre 2021 (Decreto legge 21 ottobre 2021 n. 146) sono state introdotte alcune modifiche sostanziali al regime del “Patent Box” che sino ad ora prevedeva una tassazione agevolata dei redditi derivanti dallo sfruttamento della proprietà intellettuale.
Il nuovo Patent Box introduce invece ora la possibilità di optare in modo irrevocabile e rinnovabile, per una durata di cinque periodi d’imposta, per una maggiorazione del 90% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, marchi d’impresa, disegni e modelli, etc., a condizione che siano utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa.
Di fatto quindi viene introdotta una super-deducibilità del 190 % di tali costi, tuttavia i soggetti che esercitano questa opzione non potranno fruire, per la sua intera durata ed in relazione ai medesimi costi, del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo.
Diversamente dagli ultimi anni, la nuova disciplina sarà applicabile anche ai costi di ricerca e sviluppo relativi ai marchi.
La nuova normativa presenta diversi aspetti critici, sia in relazione al regime transitorio per le società che avevano aderito al precedente Patent Box, che ai criteri da applicare per l’identificazione dei costi da dedurre; non è quindi escluso che possa essere emesso un decreto correttivo, oltre al decreto di attuazione da parte del Ministero dell’Economia.
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